Archivio categoria: Letture

Dentro e fuori

Avere un’amica volontaria in diverse associazioni ha i suoi pro e i suoi contro. Fantastica, ammirabile e brillante, sul versante personale si rivela quella che più mi richiede favori, come se tutto le… Continua a leggere

Buio pesto

Aveva abbassato la saracinesca del bistrot quando un rantolio bizzarro cominciò ad urtargli l’udito. Si girò in direzione del suono: nulla, buio pesto. – Sarà la chartreuse che mi fa brutti scherzi –… Continua a leggere

Ventiquattro ore nella vita di una donna

A vostro avviso quanto può cambiare la vita di una donna in ventiquattro ore? Forse un niente, forse è solo routine, forse è solo il rumore di una lamentela continua e insopportabile. Ma… Continua a leggere

Leggere a colori, Come prima

La strada scorreva liscia sotto le ruote. Il radiogiornale lontano passava in rassegna le notizie del giorno e una luce rossa avvolgeva la campagna al tramonto. La strada era libera e lasciava spazio… Continua a leggere

Buon viaggio, Ulisse

  Dopo qualche tempo che si vive vicino al mare, capita di iniziare ad accordarsi con i suoi ritmi, di presagire i suoi mutamenti e di non poter fare a meno del suo… Continua a leggere

Piazza d’Italia

Il viaggiatore prende posto e si accorge che è solo così che riesce a leggere, da un po’ di tempo a quella parte: viaggiando. Uno strano pensiero, perché pensa alla lettura come un… Continua a leggere

La testa d’albero

“Faceva un tempo bellissimo quando, secondo la debita rotazione con gli altri marinai, mi toccò il primo turno in testa all’albero”. Lessi tale passo e ritrovai la distesa immensa dell’oceano illuminato nel ristretto… Continua a leggere

Point Lenana e i confini della lettura

“Oggetto narrativo non identificato”. L’aveva letto in un articolo di Giap la prima volta, e sul momento questa definizione l’aveva lasciata un po’ perplessa. Ripensandoci ora che il libro l’aveva letto, la comprendeva… Continua a leggere

Olalla

Ullallà! Non è possibile che questo libro si chiami così, non ci credo, guarda te che nome… Ullallà! No, si chiama Olalla, ma in fondo…siamo lì. Lo guardo, lo apro, lo sfoglio, lo… Continua a leggere

Classico métro

Ritrovarsi con un classico tra le mani vuol dire scordarsi d’ogni tua parte del corpo, vuol dire dimenticare ciò che sta attorno. Non so quando ebbe inizio quella lettura, essa rimonta a mesi… Continua a leggere